Tra i più antichi luoghi da raccontare, merita sicuramente la nostra attenzione la storia di Villa Cocumella a Sant'Agnello. Adibita oggi ad albergo, nasconde un passato molto interessante. Alla fine del 1500 Gianvincenzo De Angelis, decise di donare la proprietà, che allora comprendeva la villa con una terrazza a picco sul mare e una discesa privata, appunto denominata la Cocumella, ai Gesuiti con lo scopo di adibire l'intero complesso a luogo di cura. All'interno del cortile vi era un antico pozzo, ancora oggi visibile, costruito sul luogo dove in epoca romana sorgeva una cisterna atta per far confluire l'acqua proveniente dalle montagne che circondano la zona. Anche se inizialmente la dimora non venne subito utilizzata dai frati dato lo scarso collegamento del luogo con Napoli, visto che allora le strade non erano agibili e si preferivano i collegamenti marittimi, e solo nel 1705 il dotto gesuita Padre Nicola Pertenio Giannettasio, già professore di matematica nel collegio gesuita di Napoli, per la sua cagionevole salute, desiderò raggiungere quel luogo per beneficiare della sua incantevole posizione, favorendo al luogo una maggiore visibilità, dato che, a sue spese, fece erigere anche una chiesetta, accanto all'antica torre che in epoca saracena serviva come luogo per avvistare eventuali attacchi via mare, che in quell'occasione fu utilizzata come campanile della nuova chiesa che presenta una pianta a croce greca con cupola e tre altari e su quello maggiore vi è un dipinto rappresentante l'Annunciazione, opera che risale al 1723 di Joseph Castellano. Nel 1767 la proprietà cadde di nuovo in disuso in seguito all'espulsione dei Gesuiti dal Regno di Napoli e successivamente il complesso della Cocumella divenne proprietà dello Stato e utilizzata come convitto per gli orfani dei marinai del luogo e fino al 1777 fu una scuola nautica, data in cui l'intera proprietà fu acquistata da Pietro Antonio Gargiulo, e i suoi eredi la trasformarono definitivamente in uno dei più lussuosi complessi alberghieri della zona, l'attuale Hotel Cocumella, tranne durante la seconda guerra mondiale quando l'abitazione divenne momentaneamente la sede del Comando Inglese. Negli anni l'albergo ha potuto vantare, oltre ad una storia secolare, anche la presenza di illustri ospiti come Goethe, Gioacchino Murat, lo scrittore Francis Marion Crawford. Oltre alla sua posizione affascinante, con magnifiche vedute sul golfo di Napoli, ci si può facilmente perdere, ovviamente solo con il pensiero, tra gli alberi e le piante che da secoli abbelliscono il luogo e che si distendono fino alla scogliera sul mare della costa di Sorrento.