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Festa a Vico, i divi dei fornelli omaggiano i ''Maestri'

Articolo  Vico Equense
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Scritto da: ANSA Paese: Vico Equense

Festa a Vico, i divi dei fornelli omaggiano i ''Maestri'

La Festa a Vico da domenica 8 giugno a mercoledì 11, parte nel cuore della cittadina della penisola sorrentina. Gli chef emergenti animano le vie del centro di Vico Equense e sono ospitati dai negozi che danno vita a una nuova formula di ristorazione: si mangiano piatti presso il fioraio, il giornalaio e le boutique di abbigliamento. Un modo originale per raccogliere la sfida di un cibo possibile per tutti, facile ma non banale. Una sagra nel senso originale del termine: celebrare il Made in Italy a Vico Equense. La kermesse giunta alla sua 11/ma edizione e promossa dallo chef Gennaro Esposito, quest’anno avrà come tema “I Maestri” in omaggio a chi ha segnato l’esordio di tanti cuochi che oggi rappresentano l’eccellenza gastronomica in Italia e nel mondo, e vedrà la partecipazione di personalità del calibro di Massimo Bottura, Andrea Berton, Antonino Cannavacciuolo e Mauro Uliassi che, insieme a Francesco Apreda, si uniranno al padrone di casa per una quattro giorni all’insegna del buon gusto. Il tema della festa di quest'anno chiude idealmente una trilogia iniziata dieci anni fa con la dedica agli artigiani, le "mani amiche", che rilanciata dai media proseguirà con i ricordi dei profumi e dei sapori della cucina di casa. La cucina delle mamme e delle nonne. Questo ultimo capitolo "Maestri" vuole essere un omaggio agli chef noti e meno noti, di ristoranti importanti o di trattorie anonime, che hanno segnato l'esordio in cucina di tanti cuochi che oggi rappresentano il top della ristorazione di qualità in Italia e anche fuori dai confini nazionali. Appuntamento clou la sera del 10 giugno, in occasione de “La notte delle stelle” che si terrà presso il complesso turistico Bikini, insieme ad altri 100 chef stellati e del network itchefs – GVCI e ai Maestri pizzaioli. Qui Francesco Apreda, chef del ristorante panoramico Imàgo dell’hotel Hassler di Roma, cucinerà il Risotto pane, burro e alici, un piatto che rimanda ai sapori del cuore, interpretato con creatività e tecnica. La partecipazione di Francesco Apreda alla Festa di Vico contribuirà inoltre alla promozione della raccolta fondi che quest’anno sarà destinata all’Ospedale Santobono di Napoli e all’associazione Noi con Voi per le MICI, nel pieno rispetto dello spirito solidale dell'iniziativa ideata da Esposito. E a Vico parte ufficialmente una nuova avventura dello stellato chef giapponese Kotaro Noda del ristorante Bistrot64 di Roma. La strana coppia gourmet, sintesi delle tradizioni gastronomiche romano-nipponica, dove presentano un piatto chiamato “Kobe + Madrid = Roma”, presa iberica marinata al koji (una pasta a base di riso maltato fatto fermentare con acqua e sale). Bucce di cocomero, di carote e patate saltate in padella con salsa di soia, olio di sesamo, zucchero e peperoncino, accompagnato da un brodo di Lapsang Souchong Tea (varietà di te’ nero fatto essiccare e affumicare con fuoco di legno di pino o cedro). In questo contesto si intrecciano altri temi legati come, ad esempio, il Forum a Vico, durante i giorni della festa, di itchefs – GVCI Gruppo Virtuale Cuochi Italiani, presiedut0 da Rosario Scarpato. Sarà l'occasione preziosa per parlare di quanto esportato in tutti i continenti delle nostre idee di cucina. Lo spirito di happening è quello che da sempre caratterizza la Festa e che vedrà coinvolti anche quest'anno commercianti e istituzioni del Comune di Vico Equense, per riproporre il percorso "on the road" nel paese, felicemente inaugurato nel 2013. Sullo sfondo, ma con rilievo sempre crescente, l'appuntamento con Expo 2015 che si occuperà di cibo. Il titolo “Nutriamo il pianeta” pone obiettivi ambiziosi e temi cruciali per il futuro del pianeta. Le voci più interessanti saranno forse quelle che arrivano dai paesi ai margini dell'occidente industrializzato. Noi avremo la possibilità di parlare di sprechi e del ruolo dei tanti amici della Festa nell'educazione al cibo. E' vero che l'opulenza e il lusso non possono e non devono essere demonizzati, ma è anche vero che l'esibizione e l'indifferenza non sono più accettabili nel mondo globale. Allo stesso tempo, fare festa, almeno una volta l'anno, non deve essere considerato peccato. E allora musica e canti, come nella vita, seri e allegri e, soprattutto, vicini. Per info: www.festavico.com

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