OSPEDALE UNICO: IL TAR CAMPANIA ANNULLA LA DELIBERA DEL COMUNE DI SANT'AGNELLO
Con sentenza depositata oggi, il TAR Campania ha accolto i ricorsi presentati dalla Regione Campania, dall’ASL Napoli 3 Sud e dal Commissario ad acta per la “Realizzazione Dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana” avverso la delibera del Comune di Sant’Agnello n. 39 del 16 settembre 2023, con cui era stato bloccato il procedimento di realizzazione del Nuovo Ospedale Unico della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana.
Il Tribunale Amministrativo, accogliendo i motivi d’impugnazione proposti dall’Amministrazione regionale, ha affermato l’illegittimità del comportamento assunto dal Comune di Sant’Agnello che aveva ritirato il proprio assenso – reso in sede di Conferenza di Servizi – sul progetto definitivo dei lavori di realizzazione del Nuovo Ospedale Unico.
In particolare, il Giudice Amministrativo ha rilevato la violazione delle norme che presidiano il corretto esercizio dei poteri di autotutela e del principio di leale collaborazione tra enti pubblici.
Con l’annullamento della delibera comunale, sarà ora possibile la realizzazione del nuovo nosocomio localizzato a viale dei Pini, dove attualmente sorge la struttura dell'Asl.
Il tema aveva infuocato l'ultima campagna elettorale santanellese, in cui l'attuale amministrazione aveva palesemente manifestato il proprio dissenso alla costruzione dell'opera, nonchè una querelle tra il sindaco Antonino Coppola e il governatore De Luca.
«Il Tar ha respinto il risarcimento danni di 88 milioni, compresi i 5 milioni della progettazione, cifre spropositate dal principio, considerando infondata la richiesta. Questo è un primo dato positivo - commenta il Sindaco di Sant’Agnello Antonino Coppola - In secondo luogo il Tar riconosce di fatto la possibilità del Comune di far valere le sue ragioni di contrarietà alla costruzione dell’ospedale, riconoscendo la correttezza sostanziale dell’iter seguito, riportando però la valutazione dei motivi ostativi nuovamente all’interno della Conferenza di servizi, per le criticità ancora non superate (anzi) che questa Amministrazione ha avuto il merito di valutare. Ed è chiaro che l’annullamento della delibera comunale non implica, come qualcuno vuole artatamente far pensare, la realizzazione del progetto.
Si tratta di un argomento che, come detto più volte, merita senso di responsabilità. Le sentenze vanno lette con attenzione (e anche le spese legali, di fatto compensate, sono un elemento da considerare), senza scatenare fazioni e speculazioni, senza utilizzare il tema della salute come strumento di rivalsa, di lotta politica e di propaganda di basso livello. La sanità resta il problema principale. I cittadini sono spesso più avanti di certi politici e conoscono bene le reali crisi del sistema, soprattutto a livello locale. A chi amministra - conclude il Primo Cittadino - spetta, inoltre, l’onere di riguardare anche il nostro territorio e non possiamo lamentarci quotidianamente della vivibilità, portare la crisi del traffico all’attenzione della Prefettura, partecipare ai tavoli di mobilità e poi fare scelte che vanno nella direzione opposta. Continuiamo a lavorare mettendo al primo posto i cittadini».